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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Concorso letterario “Poesia Onesta”. Complimenti a Lucia Copparoni!

Lucia Copparoni, della classe IV CM indirizzo Classico, ha ricevuto una segnalazione speciale per il suo componimento “Si dileguano le voci della piazza” al concorso letterario “Poesia Onesta” edizione 2017. Complimenti! Si dileguano le voci della piazza Shh si dileguano le voci della piazza passo passo verso l’acqua Un nero d’oblio l’onda che si aggrappa alla riva bagnata e scivola giù nel vuoto rimane la spuma abbagliante nella notte. Nulla di più chiaro delle stelle. Ritornano dolci ricordi di luminosi abbracci.

La rivolta contro l'insegnamento della letteratura? Colpa delle università

Una preparazione universitaria di stampo strutturalista è la causa di tanta disaffezione per la letteratura e la lettura nei giovani. Ma qualcosa sta cambiando. Anche oggi sono tornato da una lezione di scrittura narrativa in un liceo della mia città dove i ragazzi che ho incontrato, pur essendo gran bei tipi, non sopportano Alessandro Manzoni e i suoi Promessi Sposi. È ormai una situazione frequente: la letteratura, questa straniera, questo corpo estraneo nelle scuole della Repubblica italiana. Numerosi insegnanti d'altronde confermano questa impressione: sembra che i testi classici, gli autori della nostra storia siano avvertiti sempre più come inutili orpelli al corso di studi istituzionale. Una vasto nonsenso, una caparbia stanchezza, una sotterranea rivolta verso l'insegnamento delle materie umanistiche striscia nella scuola italiana. La materia più affascinante, la storia, è schifata; la scrittura possibilmente evitata come un fastidioso mal di denti; dalla lettura

Leggerezza e Visibilità. Dal 12 al 18 marzo leggiamo e commentiamo insieme due delle Lezioni americane di Italo Calvino. .

Vorrei essere Mercuzio. Delle sue qualità ammiro la leggerezza, in un mondo pieno di brutalità, l’immaginazione trasognata – come poeta della regina Mab – e al tempo stesso la saggezza, come voce della ragione nel mezzo dei fanatici rancori tra Capuleti e Montecchi. Fa suo il vecchio codice della cavalleria a prezzo della vita forse proprio per ragioni di stile, ma resta un uomo moderno, scettico e ironico: un Don Chisciotte che sa benissimo che cosa è sogno e cosa realtà, e li vive entrambi ad occhi aperti . (I. Calvino, Eremita a Parigi. Pagine autobiografiche, Mondadori, Milano 2009) Proprio Calvino ci ha insegnato il modo di individuare un testo classico. “Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Tali ci sembrano essere tutti gli scritti di questo punto di riferimento del Novecento (e non solo). Per questo abbiamo sentito la necessità di tornare a leggere ciò che Calvino ha lasciato a noi e alle generazioni future come testamento spirit