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Il Rinaldini ha una biblioteca!

“La Biblioteca perdurerà: illuminata, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, inutile, incorruttibile, segreta. (Jorge Luis Borges)”.

C'è un corridoio a sinistra, appena entriamo nell'ala del Liceo delle Scienze Umane che si collega con l’ala del liceo classico e musicale. In mezzo si trovano scaffali chiusi a chiave pieni di libri e una porta. Aprendola si scopre che il nostro Rinaldini ha una biblioteca.
Dimenticatevi lo sgabuzzino di due anni fa ingombro di armadi che lasciavano a malapena un bugigattolo per piazzare lo sgabello e la scrivania del bibliotecario. La nostra cara biblioteca ha un nuovo volto: gli ambienti sono stati ristrutturati, sono state unite due grandi stanze per creare un ambiente più confortevole e adatto a studiare.
“Pochi libri cambiano una vita. Quando la cambiano è per sempre, si aprono porte che non si immaginavano, si entra e non si torna più indietro.” 
Scaffali con centinaia e centinaia di libri occupano le pareti della stanza e i corridoi limitrofi. Alcuni libri sono pubblicazioni superate, altri sono esemplari preziosi del 1800, altri sono modernissimi. In ogni caso, i volumi sono moltissimi, più o meno 10.000!
Sono disponibili anche quattro computer collegati al programma di catalogazione in uso nella Biblioteca Comunale Benincasa.
A partire dal 20 febbraio 2017, la Biblioteca di Istituto è aperta all’utenza interna nei seguenti orari:

– lunedì, dalle 11:05 alle 12:00;
– venerdì, dalle 11:05 alle 12:00;
– sabato, dalle 12:00 alle 13:00.

Gli studenti possono richiedere alla professoressa Sebastiani di aprirla anche in altre fasce orarie mattutine e pomeridiane.
La nuova creatura è il frutto dell'unione delle due biblioteche antiche, quella del Liceo Classico (1861) e quella dell’Istituto Magistrale “Caterina Franceschi Ferrucci”, specializzata in Pedagogia, Psicologia e Scienze Umane, che è ancora più vecchia.
Una delle difficoltà, oltre a quella ovvia di trovare gli spazi, è stata quella di riordinare le collezioni, selezionare eventuali doppioni sfrondare i testi inutili. Tuttora numerosi volumi vanno ancora ricatalogati. Un lavoro immane a cui di solito non si pensa, (non lo ha fatto nemmeno il ministero) ma che è o è stato un cruccio per molte scuole italiane a seguito delle fusioni tra gli istituti avvenute negli '90-2000; (A questo proposito non ci sono dati statistici certi, ma, pare, che la maggior parte delle scuole abbia risolto la questione delle biblioteche trovando una professoressa, generalmente di Lettere, che sacrifica giorni liberi e ferie).
Nel nostro caso buona parte del lavoro è stato svolto dalla professoressa Sebastiani si è avvalsa dell'aiuto alcuni esperti esterni: una studentessa universitaria di Economia e il bibloteconomo Tommaso Paiano, il quale farà anche da Tutor per gli studenti per l'Alternanza Scuola Lavoro.
La nostra amata Biblioteca è migliorata notevolmente nell’ultimo anno ed è diventata, nonostante non sia ancora perfetta, davvero degna della lettera maiuscola
Sono, però, da rimarcare i suoi lati d’ombra: perché ancora non funziona? Perché ancora non è un’aula attiva e piena di giovani studenti?
Il problema è da ricercare sicuramente in una cattiva gestione da parte di chi se ne è occupato negli ultimi anni e lo sforzo per realizzare una Biblioteca con la B maiuscola è enorme e forse anche troppo grande da poter essere gestito. Non basta fare le cose. Bisogna anche farle bene.
Ora noi studenti dobbiamo fare la nostra parte.
Lo slancio nei confronti della biblioteca è stato fatto e noi dobbiamo utilizzarla. Se a noi non interessa,questo biblioteca non avrà mai successo. Siate anticonformisti.Studiate con la vostra classe insieme in biblioteca. Utilizziamola. Facciamo vedere che ci interessa!

«Ragazzi: Studiate. Anche se nella vita è meglio furbi che colti. Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Non rassegnatevi a chi vi vorrebbe opportunisti e docili e senza sogni. Studiate. Meglio precari oggi che servi per sempre». (Ilvo Diamanti)


C'è anche il Battaglia

Se ne vedono alcumini volumi lungo il corridoio Nato come aggiornamento del Dizionario di Niccolò Tommaseo del 1861, il Grande dizionario della lingua italiana fu fondato nel 1961 da Salvatore Battaglia21 volumi, 22.700 pagine su tre colonne (tutte senza illustrazioni), 183.594 parole della lingua italiana, documentate grazie allo studio di 14.061 opere e 6.077 autori. Più i supplementi. 
La sua pubblicazione, ad opera della UTET, fu completata nel 2002, sotto la direzione del critico letterario Giorgio Bàrberi Squarotti.


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