DOSSIER: CHI... SE LA BEVE?
Stimolati dall'incontro sulle dipendenze e l’alcol con la psicologa Cristiana Frattesi, dell’associazione Marco Vive (fondata dalla famiglia di Marco Pierangeli in suo ricordo), noi del Carletto abbiamo proposto un sondaggio ispirandoci proprio da un progetto simile fatto dalla psicologa con un’altra scuola.
Il sondaggio prevedeva un questionario a crocette che abbiamo distribuito a cinque classi del nostro istituto e a diversi genitori durante i colloqui generali di dicembre 2018.
Confrontando le risposte dei genitori con quelle dei ragazzi, saltano agli occhi parecchie incongruenze.
Quanto ne sanno veramente i genitori su quanto bevono i
figli?
solo 19 genitori su 100 hanno risposto di sapere che i
loro figli fanno uso di sostanze alcoliche il che stride con la affermazione di
83 ragazzi su 100 che hanno dichiarato di bere abitualmente birra, vino o
superalcolici.
Certo poco più della maggioranza di essi beve solo nelle
occasioni speciali (capodanno e qualche festa di compleanno) e solo il 25%
dichiara di bere almeno una volta al mese.
Pare che alla birra siano preferiti i super alcoolici (ne
fanno uso il 38% dei maschi e il 36% delle fanciulle) cosa che sfugge
completamente ai genitori, convinti che sia la birra la bevanda più amata dai loro
figli. Forse ai loro tempi era così….
Che poi ai figli capiti di ubriacarsi, nemmeno di questo
sono consapevoli i papà e le mamme: solo pochi genitori sanno che i propri
figli si siano mai ubriacati (il 7% riguardo alle femmine, il 14% riguardo
ai maschi)
Le risposte dei ragazzi
Passando alle risposte dei ragazzi, il dato cambia…e di
molto:
dice di essersi ubriacato il 48% delle donne e il 33% dei
maschi; ma si sa (o non si sa?) che i ragazzi tengono meglio l’alcool per la
massa corporea maggiore di quella delle donne e che per quest’ultime l’alcol è
molto più dannoso perché può causare molte più disfunzioni.
Le femmine bevono più dei maschi?
Ebbene sì, sono le ragazze ad amare gli alcoolici più dei
maschi: l’85% delle intervistate contro il 75% degli intervistati, ma bevono
con meno frequenza dei loro compagni.
Le ragazze amano più il vino della birra, ma è ai
superalcolici che non riescono a dire di no. Sarà anche perché frequentano di
più dei ragazzi le discoteche: lo fanno il 69% delle intervistate contro il 42%
dei ragazzi, C'è infatti un legame tra i luoghi del divertimento e il consumo
di alcolici: il regno dei superalcolici è la discoteca.
Perché i ragazzi bevono l’alcol se è proibito?
L’art.7 della legge Balduzzi n.158/2012 vieta la vendita di
bevande alcoliche ai minori di anni 18, mentre già il codice penale all'art.
689 ne prevede il divieto di somministrazione ai minori di anni 16 in locali o
pubblici spazi.
Quindi ad un minore di anni 16 non può essere servita al un
tavolo nemmeno una birra; per poterla acquistare i ragazzi dovranno aspettare
di essere divenuti maggiorenni.
Ma il sondaggio ha dimostrato, cosa risaputa, che l’uso di
bevande alcoliche avviene ben prima del raggiungimento della suddetta età ed è
proprio nell'età di inizio adolescenza che l’alcol è più amato. Il tutto nella
scarsa consapevolezza degli stessi genitori.
Il sondaggio non ha approfondito il motivo di questa diffusa
disobbedienza della legge, che viene tra l'altro tollerata ampiamente dalla
comunità.
Bere in compagnia è sentito come una cosa che aiuta a
rallegrare la serata, a sciogliere i freni inibitori e a permettere di stare
più rilassati. È una cosa molto antica: un buon bicchiere di vino rosso è
salute, dicevano i nonni…
Qui ci fermiamo e lasciamo a voi lettori di valutare la
corretta - o meno – abitudine di bere alcolici e la correttezza dei limiti
imposti da leggi ampiamente ignorate soprattutto dai venditori di alcolici;
perché oramai sono risaputi i rischi (almeno quelli più comuni ed evidenti) che
ci permettono (o no?) di essere in grado di dire sì o no al bicchierino offerto
dai nostri amici.
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