NEL NOME DI DUE VECCHI COMPAGNI. PREMIATO IL VIDEO DEI RAGAZZI DELL'ASL “RICERCA STORICA E ARCHIVIO DI STATO" SU GIACOMO E SERGIO RUSSI

Li ricordano due pietre d'inciampo due sampietrini dorati incastonati, uno vicino all'altro nel selciato nella zona di Corso Amendola. Non vi daremo le coordinate, le pietre dell'artista tedesco Gunter Demnig sono pensate per venirci addosso quando non ce lo aspettiamo, come il destino ha fatto con gli uomini a cui sono dedicate.
Il Regime fascista aveva spie dappertutto, in tutte le osterie e in tutti i pianerottoli. Giacomo e Sergio Russi, padre e figlio, pionieri dell’industria farmaceutica nazionale, caddero vittime della delazione e della discriminazione razziale. Finirono deportati nel campo di concentramento nazista di Meppen Versen in Germania. Qui, innocenti, morirono nel 1944.
A ricordarne le figure adesso c'è anche un video, che si è aggiudicato il premio speciale alla 6^ edizione del Concorso Scolastico Regionale “Esploratori della memoria”, indetto dall’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra.



Il documentario si intitola “Talenti strappati alla patria”. E' stato realizzato dal gruppo di studenti del percorso di ASL “Ricerca storica e Archivio di Stato”, coordinato dal prof. Marco Gnocchini. Il video ripercorre le tragiche vicende storiche e umane dei nostri due illustri concittadini e compagni di scuola: si erano entrambi diplomati al Liceo Ginnasio Rinaldini.

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