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STABAT MATER

Domenica delle palme, chiesa di san Ciriaco, per gli anconetani il “Duomo” …40 coristi, tra bambini, adolescenti e adulti, si scaldano la voce, si sistemano le divise a vicenda e ripetono le parti. 

Un concerto glorioso, le cui note risuonano tra le arcate della chiesa e che restano in sospeso, tra un respiro e l'altro; ogni voce esprime un momento preciso dell’opera: stabat mater, la storia della tristezza di una madre che perde il figlio, ma che poi si risolleva, innalzando un pianto reso realistico dalle voci bianche del coro Orlandini. 

Una storia raccontata piangendo, una gloria che ti trascina con sé, portandoti davanti alla croce, insieme alla Madonna; un pianto che si interrompe, perché poi, attraverso le voci del coro giovanile, la speranza sembra più vicina, quasi vera e finalmente si può gioire. 

L’orchestra che intanto ci accompagna attraverso questo viaggio, enfatizzando il pianto, la tristezza, la gioia, la gloria…le emozioni, che la chiesa, gremita di gente, non fa altro che aumentare: ogni volto è in trance, tornato con la memoria ad un ricordo mai vissuto, che però in quel momento, in quella chiesa, sembra più vero che mai. 

Valentina Strazzi


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