PERCHE' LE DONNE DEVONO ANCORA SOPPORTARE QUESTA M*****?




Oggi pomeriggio al Liceo di Stato Carlo Rinaldini​, più o meno verso le 17:30. Estratto del dibattito alla fine dell'incontro con la prof.ssa Patrizia Caporossi su Joyce Lussu.
Domanda dalla cattedra: "La condizione femminile oggi: la percepite come problema?"
Risposta un po' sconcertata: "Sì, ma non ci spinge a partecipare come le donne della vostra generazione"
"La sentite la pressione sulle donne"
"No, non la percepiamo, siamo ancora in età scolare"
"Certo negli anni '60 era più evidente. Noi ragazze del Liceo mettevamo ancora il grembiule nero (fu in uso fino agli anni 80). In una classe di 24 solo le 6 ragazze erano costrette a coprirsi in quel modo. Allora nemmeno a noi sembrava strano, non ci chiedevamo perché proprio le donne dovevano essere coperte. Si è capito solo più tardi, dopo il '68.
Oggi tante cose sono state conquistate: c'è la libertà dei sentimenti, l'autonomia di comportamento è riconosciuta come valore, ma tante cose possono tornare indietro. Non ce ne accorgiamo, ma una pressione sulle donne c'è e se non ne prendiamo coscienza stereotipi e certi meccanismi rimangono"

Bello e appropriato il nome "Nate intere" scelto da questo gruppo: https://www.facebook.com/nateinterecollettivo/. A maggior ragione dopo aver letto di quello che è successo Parigi alla consegna del primo pallone d'oro per il calcio femminile vinto dalla calciatrice norvegese Ada Hegerberg. Ancora una volta l'attenzione è posta non su una persona, ma su una parte del suo corpo. Non i piedi, purtroppo.
Vorrei sapere se qualcuno non è d'accordo con il commento a caldo del tennista scozzese Andy Murray 


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